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Moena, il cui nome in latino significa palude, è un paese di circa 2.000 abitanti in provincia di Trento ed è situato in Val di Fassa, a poco più di 1.200 metri d’altezza. In estate è circondato da verdi e fioriti pascoli e in inverno da gruppi dolomitici innevati, come i famosi Sella, Catinaccio e Latemar.
All’alba e al tramonto le cime delle Dolomiti che lo circondano si tingono di rosa: ecco perché questo graziosissimo paesino montano è conosciuto come la Fata delle Dolomiti, nel cuore della Val di Fassa.
Recentemente premiato ai Green Destinations Awards come meta che promuove un turismo sostenibile (il centro nei periodi di alta stagione diventa una zona pedonale con mezzi alternativi di trasporto e numerose e-bike), Moena ha la fortuna di trovarsi ai piedi delle più belle Dolomiti del Trentino.
Qui, in estate, ci si può rilassare con lunghe passeggiate ed escursioni a piedi o in mountain bike, fare un bagno nelle piscine e nelle vasche idromassaggio delle strutture ricettive, oppure shopping tra le botteghe artigiane e i mercatini tipici del centro. E ancora, assaggiare i prodotti locali come il conosciutissimo Puzzone di Moena DOP, il formaggio dall'inconfondibile gusto di erbe degli alpeggi.
La tradizione culinaria ladina qui è vivissima, valorizzata sia dai ristoranti che dagli eventi enogastronomici .
In inverno, invece, è meraviglioso frequentare le piste della “Ski Area Alpe Lusia – San Pellegrino”, un comprensorio sciistico con una funzionale rete di impianti di risalita e piste dagli scenari unici.
Chi invece pratica lo sci di fondo troverà al Centro del Fondo Alochet, a due chilometri dal Passo San Pellegrino, bellissimi tracciati che si snodano tra ampie radure e boschi innevati. Inoltre, è proprio da Moena che parte la famosa Marcialonga di Fiemme e Fassa, la più importante gara di sci di fondo in Italia, che si tiene a gennaio.

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Ho sempre amato comporre poesie, lettere, racconti ed ho racchiuso una parte dei miei scritti nel libro “Emozioni”, mia unica esperienza editoriale voluta per poter lasciare un ricordo alla mia famiglia.
Scrivere mi piace perché mi permette di dar vita ai miei pensieri, con la speranza che possano restare nel cuore delle persone che hanno fatto parte della mia vita.
Spesso ripenso ai miei genitori con gratitudine perché mi hanno saputo trasmettere l’amore per ogni forma d’arte. Ora, insegnante in pensione, posso dedicare maggior tempo alla scrittura ed alla fotografia.
Mi sento attratta dal componimento “haiku” che compongo spesso cercando di camminare pian piano sulla “Via dello haiku”.
Ho partecipato a vari Concorsi Letterari ricevendo riconoscimenti gratificanti.

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Valutazione attuale: 5 / 5

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Con immenso piacere abbiamo rivolto alcune domande al signor Carmine Altomare, proprietario della "Tenuta Bocchineri", che, con impegno e passione, ha saputo dar vita ad una vera oasi naturalistica. Un habitat caratterizzato da uno splendido percorso nella natura, ove è possibile riscoprire anche la memoria degli antichi mestieri contadini.

- Parliamo della "Tenuta Bocchineri". Come e quando nasce l'idea di realizzarla?
«La "Tenuta Bocchineri" è da sempre una proprietà di famiglia che nel tempo si è ingrandita perchè sono stati aggiunti altri appezzamenti di terreno. Complessivamente è costituita da un'area di circa 3 ettari di suolo e si estende dalla zona adiacente il "Palazzetto dello Sport" di Rogliano, sino a confinare, nella sua parte più estrema, con il fiume Lara».

- Può spiegarci esattamente cos'è? Quali piante ospita? Che tipo di attività sono previste?
«Mi piace paragonarla ad una piccola oasi di pace, a quattro passi dal centro cittadino. Il percorso inizia dal cancello d'ingresso, realizzato da un bravissimo artigiano del paese. Subito dopo ci imbattiamo in un piazzale, fatto di pietre locali, dove è stata collocata una fontanella, ricavata da un tronco di castagno secolare (un tempo utilizzato come mangiatoia degli animali), ed ornata da un monoblocco di granito silano. Vi è anche un piccolo museo della civiltà contadina, con l'esposizione di vecchi attrezzi ed utensili degli antichi mestieri, ed una collezione di vini del Savuto. Nel giardino attiguo richiamano l'attenzione alcune radici di castagno secolare, raffiguranti sembianze di animali, e alcune pietre levigate dal fiume. Nelle vicinanze troviamo una casupola che conserva ancora il suo muro originario esterno. Al piano inferiore vi è un locale, anticamente utilizzato come pollaio, trasformato in una piccola cantina che ospita una "riempitrice", un utensile antico e raro che un tempo serviva per riempire le bottiglie di vino. All'interno sono custoditi anche altri attrezzi, tra cui la pompa a spalle di rame, che veniva utilizzata per dare il solfato alle viti. Nella tenuta troviamo alcune piante tipiche delle nostre zone montane, come la quercia secolare, che ha tutte le caratteristiche per essere denominata "albero monumentale", ed il "nespolo germanico", un albero assai raro, unico della specie in tutto il bosco». 

- Ci sono delle cose che lei, come proprietario di questa oasi naturale, vorrebbe venissero effettuate? Alcuni miglioramenti? Quali sono i suoi progetti futuri?
«Sarebbe utile che la fruizione di siffatti percorsi naturalistici e storici potesse avere scopi didattici ed educativi. L'idea di fondo è quella di salvaguardare gli habitat naturali, utilizzandoli in modo appropriato e valorizzare le nostre tradizioni come salvaguardia e promozione della memoria. Auspico che le scuole e le altre agenzie educative promuovano e sensibilizzino gli uomini e le donne di domani perchè com'è noto: "non si può parlare di futuro e presente se non si conosce il nostro passato". Eventuali miglioramenti possono avvenire se si costruisce una sinergia tra tutti gli attori del territorio, perchè l'azione individuale resterebbe costosa per chiunque e richiederebbe tempi lunghi per la realizzazione di qualsiasi progetto. Per quanto mi riguarda, resto a disposizione di chiunque volesse visitare gratuitamente la tenuta ed eventualmente estendere la passeggiata lungo un sentiero che conduce ad un mulino di antiche fattezze».

- Qual è il messaggio indiretto che il grazioso museo della civiltà contadina vuole trasmettere?
«Il museo, come le altre attrattive della tenuta, ha insito lo scopo di riscoprire le nostre tradizioni, i mestieri e, quindi, le nostre origini, nell'ottica di far conoscere ai giovani d'oggi la realtà di un tempo passato che rischia di essere dimenticata e, quindi, mortificata».

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Ketty  La Rosa, nata a Catania  il 03 -08 -1973. Vive a Verona.

Docente, pittrice, poeta, illustratrice.

Ha pubblicato 7 libri.

Premi:

Nel 2020   presente  nell' Atlante dell'Arte Contemporanea  edito da De Agostini

Ha ottenuto prestigiosi riconoscimenti : targhe, medaglie auree , menzioni d' onore,  diplomi,  partecipando dal 2018 al 2023 a numerosi Premi Internazionali di Poesia e Arte.

Nell' anno 2022 ottiene al  Premio Internazionale di Poesia Città di Varallo il Terzo posto con il  suo Libro "Diapason" con Coppa artistica

 Premio Internazionale Michelangelo Buonarroti 2022  conPremio speciale poesia Per ragazzi  per il libro  Il labirinto di Marshmallowedito da Pav Edizioni

Mostre :

Dal 2018 a oggi ha partecipato a numerose mostre collettive e

nell' Anno 2022  con la Mostra personale sulla Fiaba a città di Soave Verona

 

Pubblicazioni :

Le sue poesie sono presenti in numerose Antologie letterarie.

Nel 2020 ha pubblicato il suo primo libro , raccolta di poesie e pittura “La Grande Onda” edito da Ctl Editore Livorno ,  

 Nel 2021 è coautore del libro “Andrea L'Astronauta“  con le sue le  illustrazioni ed edito da Ctl editore Livorno.

Nel 2022 pubblica il suo secondo libro  Diapason poesia, prosa e arte edito Ctl Editore Livorno

Nel 2022 Pubblica IL labirinto di Marshmallow- libro illustrato  di fiabe e filastrocche edito da PAV EDIZIONI

Nel 2022 è coautore di  CinqueStorieMarine con le sue illustrazioni, edito da casa editrice TRIPLA E-

Nel 2022 pubblica il libro Una Scuola A Colori edito da Pav Edizioni

Nel 2022  presente fra gli autori del libro ArcoBalEnO  edito da Bonaccorsi Editore.

 

Articoli giornalistici

Verona Sette : Interviste del giornalista scrittore Gianfranco Iovino per i libri La Grande Onda, Diapason, Il labirinto di Marshmallow

Buonasera Taranto : poesie pubblicate dal giornalista Gian Carlo Lisi : Notte Stellata Sul Rodano e Notte Santa.

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Mi chiamo Rosario Cascone, sono nato a Pagani nel 1955 ma vivo fin dalla nascita ad Angri in provincia di Salerno dove vivo attualmente con la mia famiglia.

Ho due figli, Elvira e Michele, ed una meravigliosa nipotina di nome Ginevra ai quali ho dedicato una poesia.

Dal 1980 al 2020 sono stato in servizio presso il Comando di Polizia Municipale di Angri, dove ho ricoperto per diversi anni anche il ruolo di Comandante.

Scrivere poesie è una passione che mi porto dentro fin dalla mia adolescenza che fino al mio pensionamento ho condiviso solo con una penna ed un diario.

A marzo 2022 ho pubblicato edito dal Centro Iniziative Culturali di Angri una raccolta di poesie intitolata “Tentativi di Poesie attraverso me “, una raccolta di poesie che non ha un filo conduttore, ma non si discosta molto dalla vita vissuta.

Dopo la pubblicazione del libro ho iniziato a partecipare a vari concorsi letterari, intraprendendo un nuovo cammino che mi ha portato in un mondo che avevo vissuto solo come lettore e che ora sto vivendo anche come autore, ricevendo diversi premi.

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Francesco Conti nasce Barcellona P.G. (Messina) nel 1950. Dopo la morte del papà, considerata la situazione che allora non era di certo delle migliori, la mamma decise che lui (8 anni) e il fratello (6 anni), continuassero gli studi scolastici in collegio, mentre la sorella (11 anni) restasse a casa a farle compagnia.

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Valutazione attuale: 5 / 5

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iniBio Staita Merelinda
Merelinda Staita è nata a Catania il 27 aprile del 1980. Consegue la maturità classica e si iscrive alla Facoltà di Lettere indirizzo Moderno, presso l’Università degli Studi di Catania. Insegna, dall’anno scolastico 2012/2013, presso gli Istituti Scolastici Secondari di secondo grado. Tra i titoli degni di menzione: il Master di II livello: “Didattica della lingua italiana a Stranieri (L2)” e il Master di II livello: “Metodologie Narrative nella didattica: indirizzo area disciplinare Umanistica della Scuola Secondaria”. Ha partecipato ad un importante Corso di Formazione organizzato dalla Facoltà di Lettere di Catania in collaborazione con il Centro di Studi Filologici e Linguistici Siciliani e la Regione Sicilia, per la salvaguardia del patrimonio linguistico siciliano. Sensibile e interessata ai Disturbi Specifici dell’Apprendimento e dell’ Autismo decide di approfondire la sua preparazione fino ad ottenere la qualifica di tutor Dsa e di tutor Adhd. Dopo aver conseguito la qualifica come tutor Dsa e Adhd, ha lavorato in diversi centri specializzati che offrono il servizio di doposcuola specialistico. Scrive poesie dal 2010 e sono state pubblicate all’interno di collane antologiche. Collabora con diverse riviste, magazine e case editrici nazionali.

 

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A MIA MADRE

Ti ringrazio mamma,
per l'amore che mi hai dato,
per i baci, gli abbracci e le carezze.
Ci siamo sempre tenute per mano,
ci siamo confortate nei momenti difficili.
La tua saggezza mi ha resa una donna migliore.
Il tuo coraggio mi ha resa più forte!
Tu non hai chiesto mai nulla,
ma io ti ringrazio
perché mi hai dato la vita
e mi hai insegnato a viverla.

La poesia “A mio Madre” fa parte della collana antologica dal titolo “Riflessi”, pubblicata dalla Casa Editrice Pagine 2016 - Roma.

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I RICORDI
(Testo dedicato a mio padre)

Vorrei avere un tasto “reset”
per i ricordi,
quei ricordi che compiono una folle,
folle corsa,
pur di restarti dentro.
“Resisti”- continui a ripeterti - “puoi farcela”,
e provi a convincerti di ciò.
Poi però più guardi avanti più muori dalla voglia di voltarti
e ci ricaschi:
prima con la coda dell’occhio,
poi totalmente,
continui a guardare dietro di te.
Non passano,
non li sorpassi nemmeno,
perché sono incastrati
tra le costole,
nella pelle,
conficcati nel cuore, in fondo all’anima.
Lo sai che è sbagliato,
ma la forza per "resettare"
tu ancora non ce l'hai.

Poesia edita
Nel 2021 la casa editrice "Aletti"con sede a Villanova di Guidonia (Roma), ha pubblicato questa mia poesia all’interno di una collana antologica dal titolo: "Dedicato a...poesie per ricordare - Giornata Mondiale della poesia" e mi ha conferito una menzione di merito.

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SICILIA BEDDA
(Poesia presentata durante l’evento “n’ta scalazza” – nella scalazza - che si è svolto a Vizzini, in provincia di Catania, il 31 agosto 2022, organizzato dalla Pro Loco e dai giovani volontari del servizio civile. Tanti gli artisti locali tra cui Rossandra Pepe che ha presentato la sua mostra fotografica intitolata: “A Sicilia è fimmina” e la poesia ha aperto proprio la sua mostra).

Talia sta terra nostra,
a natura ci ficia tanti riali,
a linciu di tantu suli
e di biddizzi naturali.

Quanti sapuri,
e quanti ciauri
si sentunu ne strati
tutti ni siemmu affascinati.

Tanti su l'artisti
e tanti su i letterati
e a storia cu niautri
nun si vosa risparmiari.

Meravigghi d'ogni tipu
ca nun si puonu mancu cuntari,
ma s'avissuru a capiri
pi putilli amari!

SICILIA BELLA

Guarda questa nostra terra,
la natura le ha fatto tanti regali,
l’ha riempita di tanto sole
e di bellezze naturali.

Quanti sapori,
e quanti odori
si sentono nelle strade
tutti ne siamo affascinati.

Tanti sono gli artisti
e tanti sono i letterati
e la storia con noi
non si è voluta risparmiare.

Meraviglie di ogni tipo
che non si possono nemmeno contare,
ma si dovrebbero capire
per poterle amare!

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A MIO NONNO

Nonno raccontami una favola,
come sapevi fare solo tu.
Torna su quella poltrona
e con i libri in mano.
Parlami delle fate,
degli gnomi,
dei Re e delle Regine,
di un mondo incantato.
Ti prego, torna seduto su quella poltrona,
tra le tue braccia,
ho bisogno di vivere ancora.

La poesia “A mio Nonno” fa parte della collana antologica dal titolo “Voci Versate”, edita dalla Casa Editrice Pagine 2021 - Roma. Inoltre, la poesia ha ottenuto il seguente riconoscimento: Targa di Merito e attestato alla 1ª edizione del premio internazionale “Lady/Lord of Poetry", promosso dall'Accademia dei Bronzi - Associazione Culturale.

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I RICORDI
(Testo dedicato a mio padre)

Vorrei avere un tasto “reset”
per i ricordi,
quei ricordi che compiono una folle,
folle corsa,
pur di restarti dentro.
“Resisti”- continui a ripeterti - “puoi farcela”,
e provi a convincerti di ciò.
Poi però più guardi avanti
più muori dalla voglia di voltarti
e ci ricaschi:
prima con la coda dell’occhio,
poi totalmente,
continui a guardare dietro di te.
Non passano,
non li sorpassi nemmeno,
perché sono incastrati
tra le costole,
nella pelle,
conficcati nel cuore, in fondo all’anima.
Lo sai che è sbagliato,
ma la forza per "resettare"
tu ancora non ce l'hai.

La poesia “I Ricordi” fa parte della collana antologica “Dedicato a…poesie per ricordare”, edita da Aletti Editore - Villanova di Guidonia (Rm). Inoltre, il testo ha ottenuto una Menzione di Merito nell’ambito del concorso indetto in occasione della “Giornata Mondiale della Poesia” il 21 Marzo 2021.

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9 MARZO 2004

Sogni portati via
al cuore disarmato
di chi, attendendo una notizia,
soffre e si strugge.
Tanto sgomento e attese annientate.
Tenerezze perdute e baci smarriti
risuonano nel vuoto
che riempie e svilisce.
Molta tristezza e gocce di pianto.

La poesia “9 Marzo 2004” fa parte della collana antologica dal titolo “Voci Versate”, edita dalla Casa Editrice Pagine 2021 - Roma.

Valutazione attuale: 5 / 5

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Lucia Lo Bianco è nata il 27 maggio 1965 a Palermo. Laureata in Lingue e Letterature Straniere Moderne e con un Master of Arts in Professional Development for Language Education, dal 1993 insegna lingua e letteratura inglese al liceo. Poetessa, scrittrice, saggista e giornalista ha pubblicato cinque sillogi di poesie “Le Ali ai Piedi”, 2013; “Il Faro”, 2015; “Il Silenzio del Tempo”, 2020; “Sono una barca” (2021); “Come una libellula” (2021) ed una raccolta di racconti “Le donne lo dicono” (2021) e ha appena completato il suo primo romanzo. Nel 2020 è divenuta Co-Fondatrice di WikiPoesia, Accademica del Convivio ed Accademica di Sicilia. Numerose sue poesie, racconti ed articoli sono stati selezionati per concorsi letterari e si è classificata ai primi posti in numerosi e prestigiosi premi nazionali ed internazionali ottenendo riconoscimenti anche all’estero per poesie scritte in inglese e spagnolo. La vera fonte di ispirazione di Lucia Lo Bianco sono i rapporti umani, l’impegno quotidiano a valorizzare gli incontri, il valore delle piccole cose, la corsa, i rapporti familiari, le difficoltà del vivere, il tempo e il viaggio come metafora e simbolo dell’esistenza. La sua scrittura ha ultimamente assunto una nota più specificamente sociale, trattando temi quali l’immigrazione e la violenza sulle donne. Dalla fine del 2019 con poesie, racconti ed articoli ha totalizzato circa 350 premi in Italia e all’estero.

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Valutazione attuale: 4 / 5

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Gianni Romaniello, di origine lucana, nato ad Anzi (PZ) nel 1961, risiede a Gravina in Puglia sin dall’infanzia. Laureato in Scienze dell’Informazione, è un innovation manager nella gestione del cambiamento digitale e dell’innovazione tecnologica per la riorganizzazione dei processi aziendali.  La sua formazione scientifica influenza la sua passione per la scrittura poetica, stabilendo una convivenza simbiotica tra scienza e poesia accumunate dall’atteggiamento di ricerca, immaginazione e scoperta.

“Transumanze fra chiaroscuro” (Oceano Edizioni ) è la sua quinta silloge poetica pubblicata nel 2023. 

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BIOGRAFIA: Giuseppe Pizzuti nasce a Spezzano della Sila, caratteristico paese montano in provincia di Cosenza. Dopo aver conseguito la maturità classica, si è laureato in Lettere Classiche presso l'Università della Calabria col massimo dei voti. Vincitore di concorsi a cattedre, ben presto si è inserito nell'ambito scolastico, insegnando nei Licei Statali, dove ha esercitato la professione di docente per 38 anni. Ha sempre amato e avuto una passione per lo sport e la letteratura. Da giovanissimo, sin dagli anni del liceo, si cimenta nella scrittura, collaborando con il periodico "Dita Jote" (Santa Sofia d'Epiro, in provincia di Cosenza). In seguito collabora con due periodici al servizio delle Comunità italiane residenti nel Regno Unito "La Voce degli Italiani" e nel Belgio "Il Lavoro". Attualmente collabora per i giornali online "La Voce del Savuto" (periodico locale) e "La VOCE agli italiani" (periodico nazionale). Da alcuni anni collabora con il Gruppo letterario "Apri il cuore alla poesia", dove ricopre la carica di giurato nei concorsi letterari promossi dal medesimo gruppo ed è socio dell'Associazione culturale "Atlantide-Centro studi nazionale per le arti e la letteratura". Partecipa come giurato anche ad altri Concorsi letterati nazionali, come quello istituito, l'anno scorso, dalla ANPCI-Associazione Nazionale Piccoli Comuni d'Italia

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Rosanne Donatiello nasce in Germania nel 1975 da genitori italiani. Si trasferisce in Italia a pochi mesi dalla nascita, in un piccolo e grazioso paesino situato ai piedi di una montagna, Foglianise, in provincia di Benevento, dove vive tuttora.
La sua opera prima è stata "Una Goccia di Me", Edizioni Pensieri e Parole, una raccolta poetica in retrospettiva dove dare vita ai suoi versi sono stati il cuore.

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PREMI E RICONOSCIMENTI
Con il libro “Una Goccia di Me” ha ottenuto il primo posto nella sezione libro edito al Concorso letterario nazionale “Il Sabato del Villaggio 2017”;
con La Poesia “Ma è Natale e tu sei qui con Me” si classifica al primo posto nella sezione Magia di Natale al Concorso letterario nazionale “Il Sabato del Villaggio 2017”;
con la lirica “Il sentiero dei ricordi” si classifica seconda nella sezione Primavera al Concorso Lettrario “Persephone Fiori di Poesia 2018”.

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Fulceri Marco originario della Toscana, nato a Lucca il 22/01/71, appassionato di letteratura scrive il suo primo romanzo "Il volto del pagliaccio." Nel 2019 viene pubblicato alla Giovane Holden edizione. Nel 2020 sempre con la Giovane Holden edizione, pubblica "Il seme del male."
In settembre 2022 in uscita il nuovo romanzo “Una voce dal nulla”
Nel 2022 con il romanzo “Il Volto del Pagliaccio” riceve il Premio Città di Ruggero classificandosi al Secondo Posto nel 7° Concorso Internazionale di Poesia e Narrativa Città di Cefalù”.
Nel 2022 con il romanzo “ Una voce dal nulla” Finalista- al 7° Premio Internazionale “Michelangelo Buonarroti” Serravezza -Lucca
Nel 2021con il romanzo “Il seme del male” riceve il Premio Speciale della Critica opera meritevole nel concorso “Massa città fiabesca di mare e marmo”.
Nel 2022 con il romanzo “Il seme del male” terzo classificato nel concorso letterario “Antonio Veneziano” a Palermo.
Nel 2023 con il romanzo “ Il seme del male” si classifica al Secondo posto nel Concorso Internazionale di Poesia e Narrativa Città di Cefalù
Iscrizione Albo Poeti e Scrittori contemporanei Istituto dall’Accademia della Cultura teatro L.Giani Partinico – BC-Sicilia.
Cenacolo letterario Italiano di Cefalù (Sicilia) per lo svolgimento ed il raggiungimento degli scopi primari dei progetti culturali

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Sinossi: UNA VOCE DAL NULLA

Tutto ha inizio nel rapimento di una bambina di sette anni nella propria abitazione mentre tutto il resto della famiglia dorme, ritrovata poi, senza vita, in mezzo alla foresta di Leadville. È stato grazie a una strana telefonata che ha aiutato le autorità giudiziarie a trovare il corpo della bambina. Le indagini vengono eseguite dallo sceriffo Bob Malloy con l'aiuto dell'agente Nicholas Vignetta di Boston. E per dare spazio a un orrore che travolge tutto il villaggio di Leadville si aggiungono altri morti uccisi da un mistero più grande del buio della notte. Le indagini si concentrano dalla voce della strana telefonata e di una ragazzina con la maschera da pagliaccio fuggita dall'istituto psichiatrico dove era in cura.

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Sinossi: IL SEME DEL MALE

Può un gioco cambiare il destino di quattro amici? Albert, insieme ai suoi amici, decidono di cimentarsi in un "gioco" sfidando la paura, esplorare l'ignoto, addentrarsi lungo un sentiero sconosciuto nel buio della foresta Nera. Una foresta che rinchiude il piccolo villaggio Leadville definita dagli abitanti "la foresta stregata". Stranamente, per colpa del gioco, fatti inquietanti pare prendersela con tutti gli abitanti del villaggio facendo partire una serie di eventi incontrollabili che sconvolge la vita di ognuno di loro. E mentre il destino scrive la vita di chiunque verso la morte, un fiore nero striscia silenziosamente i propri rami spinosi in ogni giardino, il confine tra la realtà è un oscuro mondo di visione e di terrore facendosi più sottile. E per dare spunto a un orrore più grande, nel villaggio si gira un'ombra che nessuno conosce, ma che di ognuno sa gli intimi timori.

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Sinossi: IL VOLTO DEL PAGLIACCIO

A Leadville, un piccolo villaggio, perduto tra le foreste profondissime del Colorado si respira un fatto di sangue. Un'intera famiglia viene uccisa in modo brutale all'interno della propria abitazione. A svolgere l'indagine viene contattato un giovane e ambizioso poliziotto di Boston, Nicholas Vignetta. Attraverso l'indagine, Vignetta entrerà in un incubo ricco di visioni da sorprendenti labirinti della mente. Una lotta fino alla fine tra lui e l'assassino che si nasconde nel mistero della foresta Nera. Un'assassino chiamato il Pagliaccio, battezzato così dalla stampa per via dell'abitudine di truccare in maniera grottesca alcune delle sue vittime.

 

 

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Alessandro Porri nasce a Roma nel 1966 città dove ancora vive. Infermiere da oltre trenta anni in un Servizio per le tossicodipendenze ed alcolismo. Ama ogni forma di arte che gli possa permettere di far venir fuori il suo mondo interiore spesso interessato ed intriso di problematiche sociali ma anche capace di intimi passaggi in mondi di bellezza e fantasia. Ha studiato pianoforte, dipinge da sempre, frequenta una scuola di recitazione, scrive dall’età di venti anni. Si cimenta in ogni forma di scrittura, ha pubblicato tre romanzi, una silloge poetica, un quarto romanzo ha vinto la pubblicazione ed andrà in stampa a breve. I suoi scritti: fiabe, poesie, racconti, aforismi sono presenti in oltre cento antologie a carattere nazionale. Interessato ai giovani effettua presso le scuole incontri di prevenzione sulle sostanze stupefacenti a cui alterna con apparente naturalezza incontri di poesia. Collabora dal 2020 con il giornale on line “La voce agli italiani” Ha partecipato e partecipa a premi e concorsi letterari riscuotendo spesso successi.

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Santina Paradiso è nata a Gangi, in provincia di Palermo, dove ha vissuto per 29 anni, fino al trasferimento a Mazzarrone, in provincia di Catania. Si è laureata in Giurisprudenza presso l’Università degli Studi di Palermo ed è iscritta in Storia presso il Dipartimento di Civiltà Antiche e Moderne di Messina. Ha frequentato un corso triennale di studi teologici presso la Scuola Teologica di Base “Innocenzo Marcinò” della Diocesi di Caltagirone. Ha esercitato la professione di avvocato ed ha svolto le funzioni di Vice Procuratore Onorario della Repubblica. In atto svolge funzioni dirigenziali e di Vice Segretario presso il Comune di Mazzarrone. Sin dal 1991 ha intrapreso studi e ricerche di storia locale e sulla figura di don Luigi Sturzo. Accademica e cultrice della tradizione popolare ha pubblicato un poemetto e Saggi vari, collaborando per riviste e periodici, quali “La Croce di Costantino” e “Sintesi”, e a varie pubblicazioni. Si è dedicata inoltre alla memorialistica, alla narrativa e alla poesia. Le sue poesie e racconti, sia in lingua che in vernacolo, sono pubblicati in diverse Antologie:

Pubblicazioni e curatela dei seguenti volumi:
- Mazzarrone, Un comune giovane tra gli Erei e gli Iblei - CUECM, Catania 1995, pagg. 333;
- Parrocchia San Giuseppe Mazzarrone, abhinc centum annos, Un secolo di fede, storia e tradizione 1908-2008, Ragusa 2009, pagg. 526, imprimatur alla stampa e alla pubblicazione della Diocesi di Caltagirone.
- Le grandi meraviglie dei nostri piccoli comuni - Storia, Tradizione e Cultura del Calatino Sud Simeto (curatela) nell’ambito dell’omonimo progetto sovracomunale promosso dal Dipartimento della Gioventù - Presidenza del Consiglio dei Ministri e dall’ANCI.
- C’era una volta il pane. U pani i casa i na vota a Ganci – Ed. Arianna, 2015.
- Fuoco sul ghiaccio. Dall’inverno all’inferno. 1942-1945, Grafiche Cosentino s.a.s. di E. Cosentino & Co., Caltagirone, 2017.
- Appendice al libro L'amore è il peso che dà il moto all'anima di Francesco Paolo Pinello - Lampi di Stampa 2015.
- Saggio su Mazzarrone nel volume Le chiese matrici della Diocesi di Caltagirone, Autori vari, a cura di don Vito Valenti, 2017.
Riconoscimenti e premi letterari:
- Premio dell’Accademia Internazionale “Città di Roma – Regione Sicilia – 2° Trofeo Sicilia 1998, quale operatore culturale.
- “Ambasciatrice della Cultura” conferito dal Comune di Mazzarrone, Anno 2009.
- E’ risultata vincitrice in vari concorsi letterari nazionali ed internazionali di poesia e di narrativa.

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MIO PAESE

Mio paese antico verso il cielo proteso
di fragranze arboree e di colori acceso
di ortensie e di gerani infiorato
di menta e di violacciocche profumato.

Mio paese dal terrazzo prospettato
ove l’occhio spazia e si bea incantato
per valli e per declivi allargati
e su distese di tetti anticati

orlati di sassi in allineamento
su cui s’infrange il vento
mentre campanili gotici e barocchi
scandiscono i rintocchi.

Mio paese dove il tempo è ritrovato
il passato sulla pietra è segnato
il giorno fluisce lento alla sera
in una silente e mitica atmosfera.

In te annego nel verde di un prato
nel rosso del fieno non ancora falciato
nel giallo di spighe dorate
nell’intenso colore di terre arate.

Mio paese d’autunnale brezza
con la nebbia che i comignoli carezza
e lucida le basole di viuzze addentrate
strette, tortuose e acciottolate.

Al viale di foglie un manto
ma sotto la neve un incanto
con i fiocchi che danzano attorno
mentre il pane cuoce nel forno.

Quando arrivo alla tua frescura
già dall’angolo dopo l’altura
mi inviti e mi sorridi grato
ridente e immutato.

Come una volta unico ti sveli
nell’aurea cosmica avvolto di veli
e di silenzio surreale
accoccolato sul monte, speciale.

In un afflato trova valore
il senso di appartenenza con ardore
e il forte senso di identità
in cui è radicata la comunità.

In te mi ritrovo e mi abbandono
e riscopro quel che sono
perché i miei luoghi ce li ho dentro
rivoli che solcano l’anima al centro.

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