Roberto Mendicino nasce a Cosenza e attualmente vive a Cerisano. Frequenta il Liceo Artistico “U. Boccioni” di Cosenza, quindi si laurea in Lettere Moderne presso l’Unical (Cs). Attualmente è docente di italiano presso il Centro Istruzione Adulti di San Giovanni in Fiore.
La sua pittura inizia percorrendo la strada della rappresentazione realistico-classica per passare successivamente alle sperimentazioni di soluzioni diverse. Nella sua continua ricerca artistica, gli scenari collocati tra il metafisico e il surreale sperimentano un nuovo studio, la pittura ad olio al negativo, suggellando nuove prospettive con il fruitore: qui l’arte pittorica diviene un mondo complesso fatto di segreti e regole non scritte, in cui l’enigma porta l’osservatore a disorientarsi.
Alcune opere sono a carattere sacro, tra queste “Vergine Sposa col Bambino”, dipinto a cui l’autore è particolarmente legato e la cui iconografia risulta finora inesistente in Italia e in Europa. Diverse le opere ambientate in scene che rimandano ad una visione metafisica nella rappresentazione delle maschere e dei personaggi.
Per le importanti attività che ha svolto e svolge nel campo della cultura e dell’arte, ha ricevuto riconoscimenti molto prestigiosi tra cui il Premio Festival Art Spoleto 2016 e 2018 nell’ambito del Festival dei Due Mondi; “Diego Velázquez” e “I Guerrieri di Riace” (Lecce, 2017); “Julius Caesar Imperator” (Lecce, 2018); “Premio Galarte” Rende (Cs), Museo del Presente, sotto il patrocinio del Senato della Repubblica e del Ministero per i beni e le attività culturali, 2018; “I Premio Internazionale Arte Palermo” (2018); “Pablo Picasso” (Lecce, 2018); “Premio Europeo Eccellenza delle Arti” (Roma, Barcellona, Parigi, 2019); “Artemisia Gentileschi” e “Monna Lisa” (Lecce, 2019); “Apollo e Dafne” (Mesagne, 2020); “I Premio Internazionale Città di Budapest” (2020); “Artista dell’anno 2020-Premio della creatività” (Palermo, 2021); “Premio David di Michelangelo” (Lecce, 2021).
L’artista è stato ancora insignito di altri numerosi riconoscimenti tra cui il 1° posto per tre anni consecutivi (2015-16-17) al “Borgia Film Festival” e al I Concorso artistico letterario nazionale “La nebbia agli irti colli…” (Edizioni Atlantide - 2018), entrambi per la sezione pittura.
L’artista espone in Italia, Europa e America. Tra le mostre personali più importanti si ricordano “Maschere nel deserto” (2016) e “I miei deserti” (2018), Cerisano (Cs), Palazzo Sersale e “I deserti dell’anima” presso la Biblioteca Nazionale di Cosenza nel 2017.
Paolo Levi, critico d’arte, così scrive di lui: “Nelle composizioni pittoriche di Roberto Mendicino, in bilico tra una figuratività metafisica e una visionarietà surreale, si dipana un universo d'immagini enigmatiche che si caricano di significati simbolici. La sua ricerca stilistica e contenutistica allude alla trascendenza e conduce chi guarda in un mondo complesso, abitato da simboli da decifrare e scandito da attese e silenzi, che sfiorano il reale solo per un breve istante, per ritornare subito a luoghi immaginari senza spazio e senza tempo”.
Altrove, olio su tela, 70x70, 2018
Onde immobili, olio su tela, 40x60, 2019
L'ubriacona, olio su tela, 70x70, 2021