Nasce a Tivoli nel 1977 e vive a Villanova di Guidonia Montecelio (Rm). Frequenta l’Istituto d’Arte e dopo il percorso di studi segue un corso di specializzazione in grafica pubblicitaria. Diventa quindi grafico pubblicitario di professione. Nell’ottobre del 2006 viene pubblicata la sua prima poesia “Pavone” dalla casa editrice Aletti. Pubblica in varie antologie e nel dicembre del 2007 arriva la sua prima raccolta “Il mio nome è Orione” sempre con la casa editrice Aletti. Nel maggio 2016 avviene l’uscita del suo secondo libro: “Il mio nome è Orione Vol II”, con la casa editrice La Lettera Scarlatta. Arriva tra i primi 60 finalisti al Premio CET Scuola Autori di Mogol 2020. Partecipa all’importante Concorso “Il Federiciano X e XI Edizione” e viene inserita con due suoi componimenti nelle successive antologie del Premio. Viene successivamente scelta dalla casa editrice Aletti per l’inserimento delle edizioni dell’“Enciclopedia dei Poeti Contemporanei Italiani 2018 e 2019, 2020”. Nello scorso ottobre 2021 esce la sua terza raccolta: “Direzione Cassiopea” con la casa editrice CTL Livorno. Antonella oggi viene definita come una scrittrice solare, semplice, penna in cui il verso si porge come Musica e la Parola “degenera” spesso in rumore. Claudio Cundari, noto poeta degli anni ’70 la definisce così: “è un vero talento ed esso si rileva subito in lei nella costruzione sapiente del verso e nelle volate piene d’impronta”.
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DIALOGO
“Sempre t’aspetterò”,
disse la sponda al fiume.
Per vederti passare dritto,
e portarti via lacrime perenni,
e levigare pietre colorate di cera.
Ti guarderò finché non arriverai al mare,
ogni volta.
Ed ogni volta che ti confonderai nei baci
di conchiglie senza perle e,
sale troppo salato...
Io saprò riconoscerti,
e senza piangere, saprò lasciarti andare.
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IL DONO
In vari momenti della mia vita
ho ritagliato pezzi di cielo,
e carta di giornale...
E ne ho fatto una Cornice per la mia risaia.
Ho scucito tutti i miei vestiti più belli,
conservando merletti...
e ne ho fatto Lenzuola colorate,
per la mia anima stanca.
Ho intarsiato discorsi con perle,
e parole come pietre...
e ne ho fatto Poesia,
per la mia libreria ancora incompleta.
Ed ho anche partecipato a sontuosi banchetti,
dove ho rubato ogni volta un tozzo d’amore,
e ne ho fatto la mia Corazza,
per i giorni passati e quelli a venire.