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ALFONSO GARGANO (Salerno)

Autori Italiani
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Alfonso Gargano è nato e vive a Salerno. Sposato, ha una figlia di nome Alessandra. Commercialista, revisore, relatore, dal 1994 al 2016 consigliere prima del Collegio dei Ragionieri poi dell’unificato Ordine dei Dottori Commercialisti e degli Esperti Contabili, ha ricoperto la carica di tesoriere e di vice Presidente. Ha pubblicato numerosi articoli su argomenti professionali ed è autore e coautore di testi relativi all’antiriciclaggio. È appassionato e cultore di musica, in modo particolare di quella leggera degli anni 60/70. A dicembre 2013 ha pubblicato il suo primo libro di poesie “La parola al cuore”, edito da "Printart edizioni," alla quarta ristampa e 1.300 copie; nel 2017 ha pubblicato "I pensieri del cuore", edito da Edizioni "Il Fiorino" di Modena; nel 2019 ha pubblicato “La mia Salerno in rima baciata”, "Printart edizioni"; ed ancora, ha pubblicato quaderni periodici di poesie e scritti "I quaderni di Alfonso Gargano", editi da "Printart Edizioni". Ha partecipato a premi e concorsi letterari nazionali ed internazionali ricevendo numerosi podi, premi e riconoscimenti. Ha ricevuto tre premi alla carriera uno nel 2019, nel 2020 consegnato da Gigi Marzullo e nel 2021. Sue poesie sono state pubblicate in numerose antologie. Si caratterizza sopratutto per la rima baciata e le composizioni estemporanee. Predilige come vezzo grafico la lettera mauiscola ad ogni capoverso. Alcune poesie sono state musicate.

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HO VISTO

Ho visto intorno a me la gente morire,
Dilaniarsi, piangere, patire.
Lampi di luce e il fragore delle bombe,
Il riempirsi di fosse comuni e tombe.
Ho visto la mia scuola diroccata e insicura,
Studiavo di notte in una stanza scura.
Ho visto tanta gente incamminarsi
Verso un futuro nuovo senza stancarsi.
Ho visto per la prima volta il mare,
Era di notte con le barche ad ondeggiare.
Ho visto mio padre pagare uomini rudi
Per farci imbarcare a piedi nudi.
Ho visto toccare il culo a mia sorella
Mentre ci contavano salendo sulla barcarella.
Ho visto bianchi e neri seduti vicini,
Neanche lo spazio per fare i bisognini.
Ho visto le lacrime lasciando la terra
E la speranza di una meta senza guerra.
Ho visto mio padre sorriderci di cuore
Dicendoci che andavamo verso un mondo migliore.
Ho visto il terrore negli occhi sbarrati
Quando le onde ci hanno bagnati
Il barcone ha iniziato ad ondeggiare
Sempre più forte nel chiarore lunare.
Ho visto cadere tutti negli abissi
Schizzi, sbracciate, occhi fissi.
Ho visto l’acqua sempre più profonda
Mentre il mio corpo lentamente affonda.
Sta per fermarsi per sempre il mio cuore
Penso”è vero sto andando in un mondo migliore”.

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NON CHIAMATEMI POETA

Mi piace mettere pensieri in rima
Il verso dopo baciato a quello prima.
Non sono un poeta e non lo penso
Esserlo sarebbe solo un controsenso.
Partecipo ai concorsi per divertimento
E se mi premiano son contento,
Non faccio tragedie se non sono finalista
È un piacere vedere tanti amici nella lista.
Non chiamatemi poeta non lo sono
Ai sommi del mio scrivere chiedo perdono,
Non rispetto cadenze e quartine
Non conto sulle dita sillabe e terzine.
Faccio inorridire i cultori delle liriche
Forse prendendo anche critiche.
Ma io scrivo così come mi viene
Di getto a ogni pensiero che mi sovviene,
Emozioni, ricordi, fatti vissuti
Li esterno ad amici e sconosciuti.
E il guardare nei loro occhi le emozioni
Mi rende felice più di targhe e menzioni-
Alle regole poetiche sono schivo
Ma sono contento di come scrivo.

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NUN CE PENZÀ

L’ato juorno nun me pareva overo,
Forse è stata l’aria ‘e primmavera!
Ntramente steve a ‘o barcone affacciato
Muglierema è venuta e m’ha abbracciato
Po m’ha pigliato stretta ‘a mano
E m’ha purtato ncoppo ‘o divano.
C’aggio ditto: ma nu tenimmo chiù l’età!
M’ha ditto: Statte zitto, tieneme stretta e nun ce penzà.

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NON PENSARCI

L'altro giorno non mi sembrava vero
Forse è stata l'aria di primavera
Mentre stavo al balcone affacciato
Mia moglie è venuta e mi ha abbracciato
Poi mi ha preso stretto la mano
E mi ha portato sul divano
Le ho detto: ma non abbiamo più l'età
Mi ha detto: stai zitto, tienimi stretta e non pensarci.