Vive e lavora a Genova dal 1977.
Esercita tutt’oggi la professione di progettista di sistemi di controllo per impianti industriali.
Ha visitato molta parte del mondo e parla correntemente l’inglese ed il portoghese.
Fin dall’età giovanile è stato attratto dalla musica, dalla letteratura e dall’arte ed ha recitato nella filodrammatica “Eleonora Duse”.
Suona la chitarra e le tastiere.
È autore di molti racconti, poesie e testi teatrali.
Le sue opere sono state premiate in diversi concorsi.
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FABER
Era abbastanza fredda la giornata
in quel gennaio del novantanove.
La gente stava lì, tutta ammassata,
per un evento che ancor commuove.
Era affollata la piazza Carignano,
la chiesa dell'Assunta era strapiena,
ma tutti si tenevano per mano
e trapelava una profonda pena.
E nell'aria della gelida giornata
echeggiava quieta una melodia bella
era quella di "Una storia Sbagliata"
e anche de "La canzon di Marinella".
Te n'eri andato senza alcun clamore
tant'è vero che nessun se l'aspettava
Ma ci lasciavi un infinito amore
e quelle note che ciascun cantava.
Adesso canti nell'immensità
"Amico fragile" e "Bocca di rosa"
e ci regali ancor dall'aldilà
una ballata suadente e armoniosa.
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STO BENE...
Appoggiato ad un
refolo di vento
coltivo le mie
malinconiche paranoie.
E respiro i miei
più intimi ricordi
illuminati da un raggio
del sole della memoria.
Dimentico le paure,
gli affanni,
le delusioni.
Così mi piace.
Così sto bene.
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PARTIRE
Si, la mia nave è pronta
aspetta la marea
e con coraggio affronta,
come in un'Odissea,
giganteschi marosi
e il vento di tempesta,
i tormenti affannosi
e mai nessun l'arresta.
A te lascio il mio cuore
e questi pochi versi
che sveglino l'ardore
di antichi amori e amplessi.
Ti lascio una parola
scolpita su nel cielo,
per non sentirti sola,
per sciogliere il tuo gelo.
"Amore" è quel che cedo
senza aggiungere niente.
E' tutto ciò in cui credo
dopo di che, fidente,
isso tutte le vele,
punto la prua al futuro,
non mi spaura il fiele
pur se il domani è oscuro.